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AIO TORINO

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  • Partecipanti max. 30
  • INFO: +39 011 4336917

CORSO DI AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO QUINQUENNALE PER DATORI DI LAVORO RSPP D.LGS.81/08

AIO TORINO  

28 OTTOBRE 2016 - 31 DICEMBRE 2016

CORSO DI AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO QUINQUENNALE PER DATORI DI LAVORO RSPP D.LGS.81/08

20 CREDITI ECM

ABSTRACT:

Premessa:

Il Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (qui detto anche Testo Unico o T.U. o TU) prescrive l'obbligo (art. 34, co. 2) di aggiornamento per le competenze del datore di lavoro che svolge i compiti propri del servizio di prevenzione e protezione dai rischi.

La durata, i contenuti minimi e le modalità della formazione sono definiti nell'Accordo del 21/12/2011 in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano (repertorio atti n. 223/CSR).

L'aggiornamento (ogni 5 anni) è obbligatorio per:

1.  gli esonerati dalla frequenza dei corsi, ai sensi dell'articolo 95 del D.Lgs. 19 settembre 1994, n. 626.

2.  coloro che abbiano frequentato i corsi di cui all'articolo 3 del decreto ministeriale 6 gennaio 1997 (di seguito D.M. 16/01/1997)

3.  chi è in possesso dei requisiti per svolgere i compiti del Servizio Prevenzione e Protezione ai sensi dell'articolo 32, commi 2, 3 e 5 del D.Lgs. n. 81/08, che abbiano svolto i corsi secondo quanto previsto dall'accordo sancito il 26 gennaio 2006 in sede di Conferenza Stato-Regioni (G.U. 4 febbraio 2006, n. 37) relativamente al settore ATECO in cui si esplica l'attività di datore di lavoro e tenendo conto che lo svolgimento di attività formative per classi di rischio più elevate è comprensivo dell'attività formativa per classi di rischio più basse.

4.  coloro che abbiano frequentato i corsi di formazione iniziale di cui all'articolo 34 del D.Lgs. 81/08

Note relative alle scadenze:

  • Per gli esonerati di cui al punto 1, in sede di prima applicazione, si deve provvedere all'aggiornamento entro il 11/01/2014.
  • Per i soggetti già formati alla data di pubblicazione degli accordi la prossima scadenza da considerare è l'11/01/2017.
  • Per i soggetti formati successivamente all’11/01/2012, il termine iniziale per il calcolo del quinquennio per l’aggiornamento è quello della data dell’effettivo completamento del rispettivo percorso formativo

Obiettivi:

Nei corsi di aggiornamento quinquennale non dovranno essere meramente riprodotti argomenti e contenuti già proposti nei corsi base, ma si dovranno trattare significative evoluzioni e innovazioni, applicazioni pratiche e/o approfondimenti nei seguenti ambiti:

  • approfondimenti tecnico-organizzativi e giuridico-normativi;
  • sistemi di gestione e processi organizzativi;
  • fonti di rischio, compresi i rischi di tipo ergonomico;
  • tecniche di comunicazione, volte all'informazione e formazione dei lavoratori in tema di promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

 

Destinatari:

Il corso si rivolge al datore di lavoro, come definito all'articolo 2, comma 1, lettera b) del D.Lgs. n. 81/08, cioè:

  • il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore, ovvero
  • il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa.

Modalità di fruizione:

Il presente corso copre, ai sensi dell'articolo 34 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e successive modifiche e integrazioni (di seguito D.Lgs. n. 81/08), i contenuti e le articolazioni e le modalità di espletamento del percorso formativo di aggiornamento per il Datore di lavoro che
svolge, nei casi previsti dal decreto stesso, i compiti propri del Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi (di seguito DLSPP).

La durata del percorso è di 14 ore, (10 ore FAD e 4 ore Aula) ed idoneo per le attività con classificazione di rischio alto.

CURRICULUM VITAE DEL RELATORE:  

 

MICHELE GIANOLA

C. Fiscale: GNLMHL65S07L219D

Dal 2008 ad oggi, impiegato presso SPAZIO88 Srl con le seguenti mansioni:

Elaborazione DVR ( DOCUMENTO VALUTAZIONE RISCHI)

PEE ( PIANO DI EMERGENZA ED EVAQUAZIONE)

Valutazione stress lavoro correlato

Tutela donne in stato di gravidanza

Si occupa di redigere tutta la documentazione inerente la salute e sicurezza sul lavoro in applicazione del D.Lgs 81/08 e S.M.I.

Elaborazione e stesura DPS (DOCUMENTO PROGRAMMATICO DELLA SICUREZZA)

Consulenza, docenza e assistenza nelle materie di cui sopra.

Docente qualificato ai sensi del DM 06-03-2013 e CSR N. 53 22-02-2012.

 

PROGRAMMA PARTE FAD:

 

Videolezione

Modulo

Durata
(minuti)

Argomenti

Soggetti del sistema di prevenzione aziendale: compiti, obblighi, responsabilità, deleghe

1. Approfondimenti giuridico-normativi

40

I principali soggetti obbligati e gli ulteriori soggetti coinvolti
Datore di Lavoro
Lavoratore
Servizio di Prevenzione e Protezione
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
Datore di lavoro quale Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
Medico Competente
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
Dirigente
Preposto
Delega di funzioni

Ruolo del responsabile e degli addetti al servizio di prevenzione e protezione

2. Approfondimenti tecnico-organizzativi

35

Definizione e scopo servizio di prevenzione e protezione (SPP)
RSPP (interno, datore di lavoro, consulente esterno) e requisiti
Compiti e funzioni SPP
SPP e datore di lavoro
Competenze e capacità RSPP e ASPP
Struttura e dimensione SPP
Modelli di SPP (autarchico, interno con supporti esterni, per gruppi di aziende)
Supporti al SPP
Responsabilità RSPP
Sentenza n. 1834 del 15/01/2010 Cassazione penale

Responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni, anche prive di personalità giuridica

1. Approfondimenti giuridico-normativi

40

D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231 e s.m.i.
Reati commessi all'estero
Responsabilità amministrativa in caso di reati penali
Soggetti attivi
Esclusione della responsabilità
Sanzioni
Reiterazione
Illeciti presupposto della responsabilità
Vigilanza e modello di gestione in riferimento al d.lgs. 231/2001
Documento 20 aprile 2011
Organismo di Vigilanza
Segnalazione di violazioni

Modelli di organizzazione e di gestione della salute e sicurezza sul lavoro

2. Approfondimenti tecnico-organizzativi

35

Definizione SGSSL
Finalità
Riferimenti legislativi
Responsabilità amministrativa
Parte non corrispondente tra art. 30 del d.lgs. 81/2008 con linee guida UNI INAIL e OHSAS
Modello di Deming
Contenuti SGSSL
Procedure semplificate
OHSAS 18001:2007
Linee guida UNI INAIL
Relazione tra OHSAS e Linee guida UNI INAIL
Azione premiante de SGSSL

Informazione, formazione e addestramento: importanza strategica come strumenti di conoscenza della realtà aziendale

4. Tecniche di comunicazione, volte all'informazione e formazione dei lavoratori in tema di promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

40

Introduzione
Concetto di informazione, formazione e addestramento
Occasioni di formazione e addestramento
Formazione stranieri
Fasi progettazione formativa
Libretto formativo
Accordo stato - regioni 21 dicembre 2011
Formazione lavoratori, preposti, dirigenti, RLS, addetti antincendio e primo soccorso,
crediti formativi e aggiornamento
Tempistica formazione
Formazione e - learning
Formazione specifica per abilitazione utilizzo attrezzature

Considerazione delle risultanze delle attività di partecipazione dei lavoratori e dei preposti

2. Approfondimenti tecnico-organizzativi

27

Diffusione concetto partecipazione dei lavoratori
Obblighi datore di lavoro e dirigente di consultare
Figura del RLS nella partecipazione de lavoratori
Obblighi del preposto di partecipare
Obblighi del lavoratore di partecipare
Partecipazione dei lavoratori nella valutazione dei rischi
Partecipazione dei lavoratori nella formazione
Comunicazione
Risoluzione dei conflitti
Sondaggio EU-OSHA
Concetto cultura della sicurezza
Effetti della partecipazione
Casi pratici
Partecipazione e SGSSL
BBS
Obiettivi partecipazione (di performance e di ridistribuzione del potere e delle risorse)

Rischio da stress lavoro-correlato

3. Fonti di rischio

27

Definizione stress
Effetti dello stress
Responsabilità imprenditori direttiva 89/391
Riferimenti normativi (art 28 d.lgs. 81/2008)
Accordo quadro europeo 8 ottobre 2004
Fattori di rischio stressogeni
Valutazione proposta dall'INAIL
Rischi psicosociali
Mobbing
Burn - out

Dispositivi di protezione individuale

2. Approfondimenti tecnico-organizzativi

27

Definizione DPI secondo d.lgs. 81/2008 e d.lgs. 475/1992
2009 anno calo record infortuni
Quando usare DPI
DPC
Requisiti DPI
Obblighi datore di lavoro (art. 77)
Sanzioni datore di lavoro
Obblighi lavoratori (art. 20, co.2, lett. d)) e sanzioni previste
Medico competente e DPI
Categorie DPI ai sensi del d.lgs. 475/1992 (I°, II° e III° categoria)
Marchio CE DPI
Usura DPI
Vigilanza e manutenzione sui DPI
Tipologia DPI in base alla parte anatomica o funzione che proteggono; Capelli, Occhi, Piedi, Mani, Udito, Altre parti del corpo, Dalla caduta dall’alto (anticaduta), Le vie respiratorie (respiratori a filtro e
respiratori isolanti)

Rischio chimico

3. Fonti di rischio

15

Introduzione
Agenti chimici non rientranti nelle misure di protezione del d.lgs. 81/2008
Attività che comportano la presenza di agenti chimici
Limiti (Valore limite di esposizione professionale e valore limite biologico)
Rischio chimico e valutazione del rischio (art. 223 del d.lgs. 81/2008)
Agenti chimici e misure generali di tutela (art. 224 del d.lgs. 81/2008)
Misure di prevenzione per la presenza di agenti nocivi (allegato IV°)
Registro di esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni

Rischi ricollegabili al genere, all'età e alla provenienza da altri paesi

3. Fonti di rischio

27

Riferimenti normativi
Donne e lavoro
Donne e statistiche (INAIL)
Stranieri (cultura, comprensione lingua, )
Stranieri indagine Asl Brescia
Lavoratori giovani

Attrezzature munite di videoterminali

3. Fonti di rischio

30

 

Dati infortunistici e di malattie professionali - anno 2010/2011

3. Fonti di rischio

30

Banca dati INAIL - il CCI (casellario centrale infortuni)
INAIL – Stime infortuni sul lavoro primo semestre 2011
Infortuni per area geografica – resoconto INAIL 2011
Andamento infortuni – rapporto annuale 2011
Andamento infortuni mortali – rapporto annuale 2011
Andamento degli infortuni 2002 - 2011
Andamento infortuni mortali 2002 - 2011
Soggetti preposti alla vigilanza
Vigilanza e sorveglianza sanitaria
Appalti e vigilanza

Definizione vigilanza
Riferimenti normativi - culpa in vigilando
Cause infortunio
Malattie professionali (tabellate e più diffuse)
Malattie professionali 2011
Malattie professionali manifestatesi in agricoltura nel periodo 2007 – 2011
Malattie professionali manifestatesi nel settore industrie e servizi nel periodo 2007 – 2011
Malattie professionali manifestatesi nei dipendenti conto stato nel periodo 2007 – 2011
Malattie professionali occorse a lavoratori stranieri
Statistiche europee
Malattie professionali legate all’amianto

Considerazione degli infortuni mancati e delle modalità di accadimento degli stessi

3. Fonti di rischio

27

Definizione infortunio ed infortunio in itinere
Tutela INAIL
Riferimenti normativi
Segnalazione infortuni
Definizione near miss
Classificazione incidenti
Elaborazioni statistiche (indici di frequenza - indici di gravità)
Elaborazioni statistiche ESAW
Teoria iceberg
Metodo sbagliando si impara
Metodo incident reporting

Obblighi connessi ai contratti di appalto o d'opera o di somministrazione

1. Approfondimenti giuridico-normativi

35

Contratto di appalto
Contratto d'opera
Contratto di somministrazione di cose
Obblighi del datore di lavoro in caso di affidamento di lavori ad impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all'interno della propria azienda
Subappalti
Responsabilità solidale
Costi della sicurezza
Documento di Riconoscimento
Sanzioni
Contratti di somministrazione di lavoro
Distacco

Documento di valutazione dei rischi: contenuti, specificità e metodologie

3. Fonti di rischio

29

Definizione DVR
DVR e responsabilità
Riferimenti normativi
DVR e sorveglianza sanitaria
Contenuti
Computo dei lavoratori
Procedure semplificate e autocertificazione
Sanzioni
Processo valutativo
Classificazione dei rischi (rischi per la sicurezza, rischi per la salute, rischi trasversali)
Rischi tabellati o valutati
Fonti da cui attingere dati
Piano di miglioramento

Modalità di organizzazione della funzione di vigilanza delle attività lavorative e in ordine all'adempimento degli obblighi previsti

4. Tecniche di comunicazione, volte all'informazione e formazione dei lavoratori in tema di promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

35

Potere disciplinare (sussistenza ed imputabilità del fatto e proporzionalità tra sanzione ed infrazione)
Provvedimenti disciplinari
Difesa del lavoratore
Vigilanza e sistemi di gestione OHSAS 18001
Vigilanza e sistemi di gestione 231/2001
Organismo di vigilanza 231/2001 (caratteristiche, competenze, composizione)
Cass. Pen., sez. IV°, sentenza 24 settembre 2009, n° 37467
Sentenza Tar di Bologna, 17 febbraio 2006, n° 200 D
Cassazione civile, sez. lav. 17 Aprile 2004, n° 7328 i

Strategia antincendio

2. Approfondimenti tecnico-organizzativi

37

 

Gestione dell'emergenza

2. Approfondimenti tecnico-organizzativi

29

 

Allertare i soccorsi

2. Approfondimenti tecnico-organizzativi

35

 

 

PROGRAMMA PARTE IN AULA ( 4 ORE) DALLE 17 ALLE 21

VENERDI’ 18 NOVEMBRE 2016:

Le 4 ore in aula vengono così suddivise:

1° ora -_ Novità normative _  Accordo Stato Regioni_ Nuovo regolamento CLP per il rischio chimico

2° ora_ Check list per verifiche Allegato IV - Requisiti dei luoghi di lavoro -

3° ora_ Organigramma sicurezza e gestione fonti di rischio

4° ora_ Tecniche di comunicazione per una corretta gestione del personale – Esame finale con consegna questionari, controllo test e consegna attestati.

 

A breve verranno inseriti i prossimi eventi